Il Ministro rassicura sull'irreversibilità
della strada intrapresa, anche nel caso di un avvicendamento al MPI.
La svolta nella considerazione dell'alunno da oggetto a soggetto dell'apprendimento
è stata fondamentale, come pure è importante la rivalutazione
del ruolo del compagno di studi nel percorso di apprendimento.
Ciò e ribadito sia nel riordino dei cicli, che prevede appunto materie
e percorsi di apprendimento, sia dallo statuto degli studenti ( diritto ad apprendere),
che deve rappresentare la Costituzione del mondo scolastico.
La collaborazione tra istituzioni scolastiche e studenti deve portare alla stesura
del regolamento di disciplina degli studenti: ma quante scuole ce l'hanno?
La peer education si pone quindi come avanguardia della riforma e della centralià
dell'alunno nell'ottica del rinnovamento, dell'autonomia e della riqualificazione
dei percorsi formativi.
Evidenzia i principali problemi
della scuola, individuabili in un'utenza debole, a rischio forte di abbandono,
e nella necessità di una ridefinizione della mappa dei saperi.
Da questa valutazione dei problemideve anscere la voglia di superare i limiti
e di trovare efficaci soluzioni.
La dir. Gen per i servizi sul territorio è un servizio del ministero
per collegarsi direttamente al territorio e promuovere politiche rinnovate,
sottolineando la centralità dei destinatari.
La peer education si presenta allora come un modo per migliorare l'efficacia
personale e collettiva, per offrire nuovi orizzonti culturali e strumenti operativi,
per dare uno slancio nuovo a gestire e formare personale docente e amministrativo.
Ribadisce gli aspetti fondamentali
della Peer education:
1. responsabilizzazione dei giovani
2. crescita della capacità di esprimersi più liberamente e di
essere propositivi
3. utilità metodologica per formare i rappresentanti
4. miglioramento dei rapporti tra studenti e docenti ( riconoscimento dei ruoli
e rapporto di fiducia)
5. life skills (vivere attivi e NON subire)
6. riconoscimento del ruolo studentesco
7. rideterminazione di ruoli e rapporti
8. arricchimento del rapporto scuola-università
Ripercorre la storia del progetto
Presenta i dati
Scopo del progetto è
coniugare il singolo alla collettività:
· ristabilendo l'alleanza col compagno per raggiungere il giovane
· praticando le Ls come froma di intelligenza pratica
· facendo svolgere allo studente un ruolo agentico (sic)
· valutando il progetto
Indicatori
· esiti ( rendimento scolastico, abbandono)
· riconoscimento nella comunità
· clima scolastico
Dati
1. Informazione sullo
statuto, regolamento d'istituto, sito Internet del MPI
a. Pessima quella delle famiglie
2. Percezione delle altre
componenti
a. La peggiore è quella delle famiglie da parte dei docenti
3. Percezione delle'efficacia
collettiva
a. Omogeneità ( dovuta all'autonomia ed al rinnovamento)
4. Impegno e soddisfazione
in ambito scolastico
a. Tutti si dichiarano con alti livelli
5. Life skills studenti
a. Problem solving: glien'è attribuito di più dai genitori e da
se stessi; meno dai docenti, ma i docenti considerano tutta la classe, mentre
i peer educators - i soli intervistati!!?- se ne attribuiscono di più
b. Problemi interpersonali: stessa situazione
6. Nelle varie tipologie di scuola si è notata una diversa distribuzione: più omogenei nella valutazione i licei, meno i tecnici, i professionali e i magistrali.
La scuola va verso l'autonomia;
la psicologia dal canto suo va verso la tendenza a superare la posizione medicalista
(diagnosi e prevenzione) per valorizzazre le risorse e il potenziamento di esse.
Come convergere?
La scuola promuove conoscenze e educazione allo sviluppo; anche se storicamente è prevalso il primo obiettivo, il secondo è ribadito dalla legislazione: su questa promozione delle competenze psicosociali si può trovare un terreno di collaborazione.
Si deve poter giungere:
a. Ad una visione sistemica della realtà ( la scuola vive di quattro
componenti, che devono farsi protagoniste del cambiamento)
b. All'assunzione di responsabilità (ogni studente può essere
leader)
Peer educators si diventa alla fine del progetto.
L'itinerario di formazione
deve avvenire in due blocchi:
a. Preparazione al cambiamento (Orvieto)
b. Pianificazione ed avvio del processo (azione assistita a livello locale)
Sintesi del seminario di Orvieto.
ESPERIENZE DI SINGOLE SCUOLE